Lo sport della Pallavolo, non è uno sport normale, ti entra nel sangue, la passione ti travolge, la stessa passione che dura da circa 40 anni per Saverio Larocca. Prima come atleta, poi come tecnico ed infine come dirigente, questa è la sintesi di una persona che per questo sport ha una passione maniacale e non riesce a distaccarsi, facendone quasi una ragione di vita con molto impegno e tanti sacrifici. Saverio Larocca, lucano di Lavello alla ribalta della Pallavolo Nazionale.

 

Qualche anno fa la pallavolo in Basilicata aveva molte squadre che partecipavano ai campionato nazionali, ultimamente a rappresentare la Basilicata sono solo in due (Potenza e Lagonegro). Secondo te come mai?

 

“E’ vero sino al 2013 in Basilicata vi erano diverse squadre tra B1 e B2, sia maschile ma soprattutto femminile, la crisi economica e le crisi societarie dovute alla mancanza di programmazione e, soprattutto, ad una deficienza a livello di organizzazione, hanno fatto sì che la Basilicata, regione piccolissima ma con grandi risorse a livello umano scomparisse del tutto dallo scenario della pallavolo che conta. Basti pensare che in Basilicata si organizzarono finali nazionali sia maschili che femminili, avevamo anche uomini che contavano a livello di Consiglio Nazionale ma poi anche per colpa nostra si è perso tutto”.

 

Dopo la bellissima esperienza a Lavello, dove avete raggiunto i campionati nazionali hai scelto di continuare la tua vita sportiva altrove. Come mai?

 

“Sono stati anni bellissimi, quelli dal 2005 al 2013. Lavello, con le sue imprese sportive era ed è ancora oggi riconosciuta e ricordata da molti addetti ai lavori, purtroppo per una serie di motivi non si è potuto consolidare questo progetto, portando addirittura alla chiusura della stessa società sportiva”.

 

Ti sei rimesso subito in discussione, sono diversi anni che collabori con la Pallavolo Cerignola dove avete raggiunto risultati importanti in poco tempo. Come ti trovi nella realtà pugliese?

 

Sono quattro anni con questo il quinto che sono parte integrante di una società e precisamente della A.S.D Pallavolo Cerignola, composta da persone che conoscevo e che anche a Lavello ci hanno dato una mano. Persone stupende, competenti e capaci, è un piacere stare insieme e collaborare nel raggiungimento degli obbiettivi, mi trovo benissimo e mi fanno sentire parte attiva di loro, a prescindere dal ruolo che svolgo e mi considerano come un fratello maggiore. Da parte mia, sicuramente, tutta l’esperienza di questi anni è a loro disposizione”.

 

Qual è la formula dei successi che avete raggiunto così in poco tempo?

 

E’ vero, in quattro anni abbiamo portato la squadra dalla seria D alla B2 vincendo due campionati ed una coppa Puglia perdendo una sola partita, frutto di tanto lavoro e, soprattutto, frutto di una programmazione seria ed ambiziosa. Sono ragazzi che, come dicevo prima, li conosco benissimo, insieme a Michele Valentino abbiamo fatto cinque promozioni in sette anni e qui, a Cerignola, grazie a Matteo, Pierluigi e Claudio vi sono tutti i presupposti per fare bene. E’ una grande squadra”.

 

Sei un grande uomo di sport con elevate competenze e capacità dirigenziali, come mai hai scelto  questo ruolo?

 

“Mi è sempre piaciuto questo ruolo, fare il dirigente con ampia delega significa essere parte attiva di una società, e se poi trovi ragazzi stupendi che ti ascoltano e che hanno una grande considerazione di te,  allora è un piacere stare con loro. Mi trovo benissimo e mi sono tolto molte soddisfazioni in questi anni con il Cerignola. E poi, si sa, lo dice bene anche un proverbio: <<Nemo propheta in patria>>”.

 

 

Programmi per il futuro?

 

Stiamo lavorando per affrontare il campionato nazionale di B2 vinto sul campo, nessuno ci ha regalato nulla. Siamo arrivati con le nostre forze e i nostri sacrifici, abbiamo un progetto nuovo sia a livello tecnico che nella composizione della squadra e dei gruppi giovanili, e con molta umiltà e tanto lavoro sicuramente ci toglieremo anche in questo campionato le nostre soddisfazioni. La società sta facendo grossi sacrifici per mettere a disposizione tutte le risorse che servono per affrontare un campionato nazionale difficilissimo come la serie B dove sicuramente, e ne sono convinto, saremo protagonisti”.

 

Vorresti, un giorno, tornare a dare il tuo contributo sportivo per Lavello e la Basilicata?

 

Io sono un uomo di sport, mi piace lo sport a tutti i livelli in particolar modo la pallavolo, noto che nella mia realtà vi è in atto un cambiamento di mentalità sportiva, è questo non serve altro che a migliorare la promozione e la diffusione dello sport a Lavello. Se si dovessero creare le condizioni e se ci dovesse essere bisogno di mettere a disposizione le mia esperienza e conoscenza a livello dirigenziale, perché no, accetterei sicuramente”.  

 

 

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