Il terzo appuntamento di “A tu per tu” vede protagonista una delle pantere più esperte dell’organico a disposizione di mister Filannino, la forte schiacciatrice Irene Padua. Classe ’89, nativa di Augusta (SR), rappresenta il giusto mix tra esperienza e talento, entrambe maturate nel corso della sua importante carriera. Jesi, Marsala e Milano le piazze più importanti del suo percorso pallavolistico, impreziosito anche da una partecipazione alla Champions League di Volley.

 

Le prime considerazioni con Irene (Padua, ndr) non possono non partire dal suo primo approccio con la pallavolo: “La passione per la Pallavolo è nata tutta molto per caso. All’età di dieci anni praticavo nuoto presso la “Cittadella dello Sport” di Siracusa e, mentre un giorno percorrevo un piccolo tratto della struttura accanto ai campi da volley, il mister mi notò soprattutto per la mia altezza e cominciò a regalarmi palloni e magliette. Ho cominciato a giocare fondamentalmente per un problema alla piscina, chiusa per lavori, e per non restare ferma ho intrapreso questo percorso nel volley. Tutto grazie anche al mio primo allenatore, Raffaele Moscuzza”.

 

Un doveroso focus anche sulla esperienza in Serie A: “Ricordo tantissimo le sensazioni stupende che ho vissuto giocando accanto ad atlete come Elisa Togut e Simona Rinieri, che l’anno prima del mio approdo in A si erano laureate campionesse del mondo con l’Italia. Sensazioni incredibili, perché fino all’anno prima guardavo queste grandi giocatrici soltanto in TV e, dopo un anno, dividevo il parquet con loro. Ricordo benissimo e con grande orgoglio anche i due anni in A1 a Jesi dove ho disputato la Champions League e ho vissuto contesti incredibili in giro per l’Europa”.

 

La scelta Pallavolo Cerignola ed il voler proseguire la carriera: “Ho scelto la Pallavolo Cerignola per il grande entusiasmo che tutti i dirigenti mi hanno trasmesso durante le numerose trattative, anche perché ero quasi intenzionata a smettere. Ho apprezzato parecchio la voglia e il modo di intendere questo sport da parte della Società, farlo nel modo giusto e senza bruciare le tappe. Inoltre la Puglia mi è sempre piaciuta, e così ho accettato senza dubbio l’allettante progetto fucsia. A questo gruppo mi sento di portare tanta esperienza, di essere un punto di riferimento per le giovanissime atlete che abbiamo in gruppo, mi sento di dare tanto in termini di approccio dentro e fuori dal parquet. A livello tecnico, poi, spero che tutte le mie compagne possano imparare anche solo osservando, così come ho fatto io in passato”.

 

Infine le aspettative sulla stagione alle porte: “Mi aspetto una stagione in cui possa divertirmi come una volta e in questo le mie giovani compagne saranno molto da esempio per me. Sarà una stagione difficile, ma abbiamo tutti gli ingredienti per fare bene. Siamo pronte”. 

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