La stagione 2019-2020 della Brio Lingerie Pallavolo Cerignola parte con i migliori auspici per il campionato di serie C e, soprattutto, con una scommessa alla guida tecnica: la scelta di Davide Castellaneta per la panchina rappresenta una scommessa ma anche uno sguardo al futuro e alla programmazione. L'allenatore classe 1992, arriva a Cerignola con tanta voglia di ben figurare e di riportare il sodalizio ofantino in categorie ben più consone alla storia recente del collettivo. In questa prima intervista, il mister nativo di Putignano si racconta e ci parla della scelta Pallavolo Cerignola.

 

 - Perché hai accettato la sfida Pallavolo Cerignola?

“Ho accettato la sfida Pallavolo Cerignola perché ritengo che sia una piazza importante per il movimento pugliese, e impegni di una certa portata sono sotto tutti i punti di vista stimolanti. Non nascondo che lʼincarico affidatomi mi entusiasma e gratifica sotto il profilo lavorativo, ma anche umano, vista la vicendevole voglia di collaborare per un obiettivo comune, per cui ringrazio la società“.

 

- Cosa ti aspetti da questa avventura sportiva che ti vedrà essere per la prima volta capo allenatore in serie C?

É appunto un’avventura sportiva e come tale è difficile stabilire quali siano le aspettative, piuttosto sono concentrato nel collaborare per allestire un roster di livello, gettando piú che altro basi concrete su cui lavorare. Sì, è la prima esperienza da capo allenatore in serie C, posso esserne solo felice e stimolato, non resta che lavorare in palestra”.

 

- Quali sono le prime impressioni sulla società fucsia?

“Le prime impressioni sono di una società con una struttura imprenditoriale ben organizzata, con fondamenta salde costituite da gente appassionata di pallavolo, che si impegna con determinazione e prende decisioni sempre corali e mai solitarie. Mentirei se dicessi di non conoscere l’ambiente e che non sia gia consapevole che si tratta di “terreno fertile” per questo sport”.

 

- Sei giovane, gli osservatori locali potrebbero pensare che tu sia inesperto e rischi di essere il punto debole di una formazione costruita per vincere...cosa hai da dire loro per convincerli del contrario?

“Difficile convincere del contrario un pubblico con semplici parole o pensieri. Di certo so che lʼetà anagrafica non è dalla mia parte in termini di esperienza lavorativa, di contro però ho lavorato per arrivare a questo affiancando molti colleghi durante questi anni”.

 

- La pallavolo è un "vizio" di famiglia. Cosa significa per te iniziare questo percorso?

“Si è proprio un vizio. Iniziando da mio padre, ex vice presidente di una società di volley di Gioia del Colle, passando per mio fratello che ad oggi allena in SuperLega. Ha un forte significato che la mia prima esperienza da primo in un contesto di livello, sia proprio qui, cosi come fu per mio fratello con lʼUdas in B2 maschile. É evidente che Cerignola ha la risolutezza di investire in figure di giovani allenatori, con lungimiranza e coraggio. É un ulteriore motivo di essere onorato e orgoglioso di lavorare per la Pallavolo Cerignola".

 

 

- Quali sono le caratteristiche della tua squadra ideale?

“Sicuramente avere ragazze pronte a lavorare. Ritengo che sia la base di un gruppo vincente, non inteso solo in termini puramente sportivi, ma anche mentali. Il lavoro in palestra, il dar valore alle positività, le mentalità vincenti, sono delle caratteristiche ideali che si scontrano con le reali difficoltà di una stagione".

 

- Infine, un messaggio per i tifosi fucsia.

Invito tutti i tifosi al palazzetto a partecipare numerosi, iniziando questa stagione con entusiasmo. Abbiamo bisogno di voi e del vostro sostegno, partita dopo partita”. 

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